COME UNA MASCHERA VISO PUÒ FARE LA DIFFERENZA

Sotherga | COME UNA MASCHERA VISO PUÒ FARE LA DIFFERENZA

Le maschere non sono tutte uguali. Piuttosto svolgono specifici compiti in base alle esigenze della pelle

Si può essere in sinergia con il proprio stato emozionale, regalando al viso una coccola funzionale. Questo è il compito delle maschere, in tessuto o da stendere con le dita o con un pennello apposito, ciascuna con un blend di attivi mirato alla tipologia di pelle e con un preciso profilo sensoriale. Hanno insomma un ottimo effetto urto. Le maschere per il viso si possono dividere in macro-categorie, dalle funzionalità purificanti, idratanti o liftanti, ma ognuna di queste categorie suggerisce un trattamento personalizzato in base alla tipologia di pelle. Per esempio, chi l’ha mista, dovrà sceglierne una purificante ma dai principi anche idratanti, mentre chi l’ha secca dovrà nutrirla, aggiungendo una delicata esfoliazione. Un ottimo punto di partenza è capire la vostra tipologia di pelle, facendo il test su SOTHERGA LAB, il portale e-commerce che mette il cliente direttamente in contatto con un medico estetico che, gratuitamente, creerà un’accurata anamnesi dopo aver attentamente letto il form che il cliente compilerà precedentemente online per raccontare la sua pelle.

A cosa servono le maschere per il viso?

Sono utilissime per potenziare l’azione della quotidiana skincare, proprio perché sono più concentrate e promuovono un vero e proprio booster di principi attivi alla pelle. Ecco perché vanno usate periodicamente, massimo due volte la settimana, proprio perché una maschera viso idratante nutrirà, appunto, il doppio di una crema, e una maschera a effetto detox darà una pulizia più profonda rispetto al cleanser quotidiano. Imparate sempre a leggere le indicazioni sulla confezione, dai tempi di posa – che vanno sempre rispettati per evitare reazioni contrarie a quelle desiderate, soprattutto quando contengono acidi esfolianti – alle indicazioni di frequenza d’uso. Se siete fan delle maschere le potete alternare, stendendone una purificante un giorno e un’altra lenitiva dopo due giorni, terminando con un trattamento illuminante se avete un evento speciale per chi sognate un viso glow.

Facciamo qualche esempio

Le maschere detox, indicate per le pelli da miste a grasse, hanno il compito di pulire la pelle dal sebo in eccesso, eliminare le particelle di smog, restringere i pori e contrastare i punti neri, grazie a ingredienti astringenti come l’argilla e la liquirizia. Le maschere esfolianti invece arrivano dove il cleanser quotidiano non riesce a intervenire. Sono a base di acidi esfolianti, come gli AHA. Ce ne possono essere anche con indicazione antimacchia che contengono attivi dall’effetto lievemente schiarente. Le maschere idratanti invece danno un nutrimento extra alla pelle, e per questo sono consigliate a chi soffre di disidratazione e irritazioni, per riequilibrare il livello di acqua negli strati epidermici e per promuovere l’elasticità. Le maschere nutrienti, differenti da quelle idratanti, sono le più ricche perché contengono oli e burri densi per creare una barriera protettiva e per compensare la carenza lipidica, tipica delle pelli secche. L’ultima mania sono le maschere illuminanti, a base di vitamina C o di oro, che regalano al viso una sferzata di energia e un aspetto subito più riposato e glow. Ultime ma non meno importanti sono le sleeping mask, da lasciare agire tutta la notte sul viso e da risciacquare la mattina, al risveglio. Si stendono come fossero una crema ma il loro compito, al contrario di una semplice crema, è di lavorare in profondità, purificando e idratando durante le ore di riposo. Sono ottime come trattamento anti-age perché dalle alte performance rigeneranti e rassodanti.

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