I solari aiutano a preservare la pelle, che non andrebbe protetta solo nei mesi di sole. Ecco perché entra in gioco la fotocorrezione
Ormai è credenza popolare, soprattutto in Italia, che la protezione solare sia necessaria solo nei mesi più caldi, nei periodi di massima esposizione al sole. In realtà uno scudo anti-UV andrebbe valutato tutto l’anno, anche per passeggiare in una giornata grigia in città. In pratica, andrebbe fatto l’upgrade al nostro immaginario di protezione solare, valutando filtri con ulteriori benefici per la pelle. C’è chi, infatti, con l’arrivo dell’estate e del caldo torrido, percepisce la pelle più secca e disidratata, non omogenea, e magari con più rughe evidenti. Del resto le nostre conoscenze sul modo in cui i raggi UV influiscono sulla pelle sono in continua evoluzione, e richiedono innovazione anche nella formulazione della protezione solare stessa. E i nuovi prodotti smart, oltre a creare uno schermo protettivo, si prendono anche cura della pelle. Ai classici schermi UVA e UVB bisogna infatti valutare formule che assicurino anche uno scudo contro l’inquinamento e lo smog, meglio se con proprietà antiossidanti. Ed è qui che la fotoprotezione lascia la parola alla fotocorrezione.
Cos’è il foto-invecchiamento, e perché abbiamo bisogno di un update
Il foto-invecchiamento della pelle è principalmente causato dall’esposizione ai raggi UV, ma anche dall’inquinamento ambientale, ed è una delle principali cause della precoce comparsa di macchie, discromie e rughe sottili, che fanno perdere tonicità alla pelle. A tutto questo c’è un rimedio, grazie a prodotti performanti, da interpretare come un booster della crema solare.
Evolviamoci, passiamo dal concetto di fotoprotezione a quello di fotocorrezione
Pensate di unire due scudi per la nostra pelle, ovvero uno capace di prevenire il danno causato dai raggi solari e un antro in grado di combattere il fotoinvecchiamento. Questo è possibile selezionando la nuova generazione di solari che, al loro interno, custodiscono preziosi principi attivi che, oltre a prevenire, correggono e curano la pelle stessa. Un buon foto correttore, oltre ad avere una protezione alta, deve includere un complesso antiossidante, scaccia stress ossidativo, e un filtro anti-inquinamento, in grado di limitare l’adesione delle particelle di smog e di polveri sottili sulla nostra pelle. Lato correzione, la scelta degli attivi correttivi all’interno della formulazione, dipende dalle esigenze della propria pelle. Nel caso di macchie può essere d’aiuto la niacinamide, che va a minimizzare l’aspetto dei pori migliorando il tono e l’uniformità della pelle. In presenza di rughe l’ideale è l’acido ialuronico, potente idratante che trattiene l’umidità della pelle, migliorandone la tonicità. Infine, per le pelli più impure che vogliono combattere le imperfezioni, l’alleato migliore è l’acido salicilico, che purifica e illumina, levigando lo strato più superficiale dell’epidermide.
I fotocorrettori però non sostituiscono la completa skincare quotidiana
Non dovete pensare a questi prodotti come un tre-in-uno che risolve ogni problema della vostra pelle. La beauty routine deve essere la solita di sempre, dalla detersione fino al tonico, dal siero fino a crema occhi e viso. Fondamentale è in particolare la scelta del siero, con cui i fotocorrettori possono avere un effetto sinergico per combattere i segni del foto-invecchiamento.