COS’È LA MEDICINA ESTETICA EMOTIVA?

Sotherga | COS’È LA MEDICINA ESTETICA EMOTIVA?

La richiesta più attuale è di correggere segni d’espressione che trasmettono sensazioni negative

Ogni persona ha le sue peculiarità, non solo fisiche ma anche espressive. C’è chi ride molto, chi non sorride affatto, chi contrae spesso la fronte e chi tende a guardare sempre verso il basso. Le espressioni ripetitive del volto vanno così, con il passare del tempo, a definire e ridefinire i nostri lineamenti facciali.

Con l’avanzare dell’età, inevitabilmente, l’invecchiamento è causato non solo dalla genetica ma anche dalle espressioni che facciamo giorno dopo giorno. Molte persone, per esempio, perdono definizione intorno al mento, anche a causa del fenomeno detto tech neck, oppure vedono le gote più basse e meno turgide di quando erano più giovani. Moltissime donne – tra le star possiamo fare gli esempi di Kate Middleton, promotrice della Happy Face, e di Victoria Beckham, che ha più volte dichiarato di sorridere il meno possibile per evitare il formarsi delle rughe labiali – amano il loro look naturale ma potenziato grazie a trattamenti volti a ridefinire ed enfatizzare i contorni, senza cedere a interventi che vanno a stravolgere i loro connotati.

La medicina estetica detta “emotiva” lavora proprio su questo, ovvero andare a potenziare le emozioni che una persona mette più alla luce esprimendola attraverso il volto o, al contrario, andare a correggere quelle espressioni che danno una percezione di sensazioni negative. È possibile lavorare sulle percezioni del viso, rendendo il viso stesso, se necessario, meno triste, stanco o arrabbiato.

Questo avviene lavorando su una zona specifica, enfatizzando magari gli zigomi, esaltando i lineamenti in maniera naturale o lavorando sulla fronte, il mento o la zona naso labiale. Come, per esempio, grazie all’uso di acido ialuronico e di tossina botulinica molto calibrati da iniettare solo in zone precise, per risollevare, con un effetto del tutto naturale, la parte interessata. Ciò che infatti non bisogna mai scordare è che il ritocco non deve stravolgere i lineamenti, piuttosto può correggerne alcuni segni d’espressione che non piacciono.

Sbagliato è infatti prendere come punto di riferimento la “faccia da Instagram”, meglio conosciuto come il fenomeno della selfie dysmorphia, ovvero di volere una pelle irreale e lineamenti che richiamano i filtri stessi delle Instagram stories. Ognuno, soprattutto nell’era del Well-Ageing, ha imparato l’importanza di essere bello e unico nei suoi connotati, e non dovrebbe mai voler far coincidere l’immagine “da social network” su se stesso. Al contrario si può lavorare per esaltare la propria bellezza, eliminando un po’ di stanchezza o ringiovanendo la pelle grazie a trattamenti specifici, non invasivi, come la radiofrequenza, o mini invasivi, come i filler. Il trattamento su misura diventa così la scelta più saggia e, come sempre suggeriamo in SOTHERGA, va sempre accostato al consulto del medico esperto, che accompagnerà il paziente in ogni step di miglioramento del proprio viso, insegnando l’importanza di restare fedele alla propria bellezza naturale e soddisfando in primis la mente, ben lontana dal voler replicare standard di bellezza inneggiati dai social network.

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