Chi decide di enfatizzare la zona dello zigomo desidera una happy face alla Kate Middleton, con un effetto naturalmente più pieno del viso
Tra i trattamenti viso più richiesti dalle donne c’è sicuramente il potenziamento delle guance. Nell’era della selfie dysmorphia, della happy face alla Kate Middleton e del desiderio di avere un viso naturale ma giovane, ecco che questa pratica, oggi, raggiunge i suoi massimi storici. Importante, come sempre, e noi in SOTHERGA non ci stancheremo mai di ricordarlo, è di valutare se questa procedura estetica possa davvero essere necessaria per il proprio viso. Così, attraverso il consulto medico, l’esperto, che ha una profonda conoscenza dell’anatomia facciale, potrà consigliare e accompagnare al meglio il paziente nella scelta del trattamento più idoneo. Vediamo in dettaglio in che cosa consiste il filler alle guance e a chi è più indicato.
Che cosa sono i filler alle guance?
Forse la pratica più utilizzata a Hollywood, soprattutto dalle perennial che inneggiano al well-ageing. L’uso del filler nella zona dello zigomo è una procedura di medicina estetica mininvasiva, con potenziali risultati al viso. Il termine filler deriva infatti dal verbo inglese to fill, ovvero riempire. La pelle produce naturalmente acido ialuronico ed elastina ma questa produzione, con l’avanzare dell’età, tende a ridursi e i trattamenti iniettivi all’acido ialuronico hanno diverse finalità, tra cui tonificare, rimpolpare, aumentare volume e turgore e stimolare fino a modellare. A seconda del livello di cross-linkaggio delle molecole di acido ialuronico, il filler acquisisce maggior struttura e densità allungando anche i tempi di assorbimento. E permette così di riempire in modo naturale, senza effetto gonfiore e senza stravolgere le proporzioni naturali del viso. Mediante aghi sottilissimi, il medico inietta dove è necessario ripristinare la perdita di volume. L’acido ialuronico è la molecola per eccellenza di questa funzione, in quanto si lega e richiama acqua, conferendo idratazione ed elasticità dei tessuti, ed è essenziale per la produzione di nuovo collagene.
Il filler nel punto giusto, bilanciandolo in base al viso
Il filler consiste proprio nell’andare a lavorare nell’area alta o di contorno degli zigomi – in base, ovviamente, alle esigenze di ciascun paziente – per ripristinare il volume perso oppure per definire in maniera più netta e marcata la struttura ossea. L’effetto di potenziamento avviene anche nelle pieghe nasolabiali e permette di attenuare anche le occhiaie. Questo significa che il medico professionista, nel momento in cui opta per il filler alle guance, dovrà scegliere dove iniettare in base alla conformazione del viso e al posizionamento dello zigomo stesso. Le guance sono infatti l’area più ampia del viso; è possibile iniettare per dare effettivamene un effetto rimpolpante e di definizione al volto, sollevando addirittura le linee del sorriso per ottenere la celeberrima happy face diventata popolare grazie a Kate Middleton. Eccetto il caso in cui il viso non abbia perso particolare volume. Sarebbe infatti, un errore aumentare le guance senza prestare attenzione anche al resto del viso come, per esempio, la zona delle tempie che, se non armonizzate, potrebbero risultare scavate rispetto alle guance, creando quella che in America viene definita la “zona grigia”, ovvero una sproporzione del volto stesso che enfatizza maggiormente le occhiaie.
Quanto dura il filler alle guance?
Un periodo soggettivo in base al paziente, che generalmente dura diversi mesi, anche se a influire ci sono sempre la longevità del filler stesso e variabili genetiche legate all’assorbimento del principio dell’iniettivo, come un metabolismo alto che “brucia” più in fretta il principio.
E se il risultato finale non piace?
L’acido ialuronico è una molecola che produciamo naturalmente, e che metabolizziamo tramite l’enzima ialuronidasi. Il filler, di conseguenza, viene gradualmente metabolizzato dall’organismo e, se non si è soddisfatti del risultato finale basterà aspettare il completo riassorbimento, dopo qualche mese.