Ora o mai più (anzi, se ne riparlerebbe alla fine dell’estate). È questo il periodo giusto per togliere le macchie della pelle. Sono un cruccio (risolvibile) per donne e per uomini. Antipatici inestetismi dovuti a diversi fattori: dalla scorretta esposizione solare all’avanzare dell’età. Ma ci sono diversi rimedi non invasivi per riavere un incarnato «pulito» che fa subito viso più giovane.
I diversi tipi
Come si distinguono le macchie? «In melasma, cioè, scure, più o meno estese e dalla distribuzione irregolare, con bordi frastagliati e in diversi colori — spiega Marco Bartolucci, medico estetico e fondatore delle cliniche Sotherga —. In lentigo solari: si mostrano come delle macule tondeggianti, di colore giallo nocciola, localizzate nelle zone maggiormente foto esposte. Poi, ci sono le lentigo senili che compaiono in concomitanza con l’avanzare dell’età con un colore bruno dalla forma tondeggiante. Non sono macchie reversibili ma è possibile trattarle».
Le cause
Quali sono le cause principali? «L’eccessiva esposizione alle radiazioni UV, la luce solare (ma anche quella artificiale delle lampade abbronzanti) che stimola la produzione di melanina o i cambiamenti ormonali. Infatti, durante la gravidanza si verifica un aumento di estrogeni e di progesterone che rende la donna più suscettibile allo sviluppo di melasma. Stessa condizione si verifica in chi assume la pillola anticoncezionale. Inoltre, alcune patologie, come ad esempio l’acne, possono innescare lo sviluppo di macchie sulle pelli particolarmente sensibili. Anche alcuni farmaci possono scatenarle. Inoltre, bisogna tenere presente alcuni fattori genetici predisponenti come avere un fototipo scuro o una familiarità.
I trattamenti
I trattamenti sono diversi in base al tipo di macchia. «Nel caso delle lentigo solari e/o senili — continua Bartolucci — il trattamento di elezione è il laser «Q Switched» che in una sola seduta colpisce il pigmento e nell’arco di 3 settimane fa scomparire la macchia». E nel caso di melasma? «Il trattamento con Q Switched non è indicato in quanto cause un processo infiammatorio elevato che potrebbe addirittura peggiorare il melasma. Propio per questo, si utilizza una tecnologia diversa: il laser frazionato non ablativo ultra di Lutronic ci permette di creare delle microcolonne di attività termica (dei buchini) invisibili all’occhio umano». Ecco come funziona: «Il pigmento in eccesso viene spinto verso l’alto e subito dopo il trattamento si ha la possibilità di veicolare un attivo depigmentante come l’acido tranexamico».
All’avanguardia
Medicina estetica rigenerativa. «Una terapia all’avanguardia, e di recente introduzione, è quella con Aerolase ed Esosomi. Un laser in grado di trattare tutti i fototipi senza causare in alcun modo infiammazione. Gli esosomi sono microparticelle che presentano un diametro che oscilla tra i 30 e i 150 nanometri. La loro membrana lipidica può contenere Dna, Rna, miRna, lipidi e proteine che si possono trasferire da una cellula all’altra, con effetti terapeutici di grande rilevanza.
A casa
Anche a casa è possibile «combattere» le macchie. «I trattamenti domiciliari più consigliati — conclude Marco Bartolucci — sono attivi depigmentanti come niacinamide, vitamina C e tranexamico. Questi si trovano, a volte, anche in alcune protezioni solari. Mentre, per il retinolo, attivo che ricopre un ruolo fondamentale nel ringiovanimento cutaneo, bisogna valutare con estrema attenzione l’indicazione e il dosaggio con un medico. È un’arma molto performante e, proprio per questo, se usata in modo scorretto può causare danni».
Articolo apparso su https://www.corriere.it/moda/beauty/24_febbraio_26/macchie-pelle-come-toglierle-tutti-nuovi-trattamenti-estetici-19c9e82e-d482-11ee-b451-40ff65ace0ae.shtml