Spesso si predilige l’aloe vera e la curcuma per i trattamenti viso, per una scelta più clean. Ma la nostra pelle non è fatta di queste sostanze, al contrario è composta da ceramidi, collagene e acido ialuronico
Si parla molto in questi giorni di come la curcuma, la spezia detta “della vita” che è elemento fondamentale della medicina ayurvedica per le sue proprietà antiossidanti, sia un portento per la pelle, non solo se utilizzata in cucina o presa per bocca grazie a integratori da erboristeria. Le sue proprietà calmanti e illuminanti sarebbero, secondo gli aficionados di creme dalle formulazioni clean, la soluzione naturale dai numerosi benefici a livello topico. Grazie al bioattivo della curcumina al suo interno, un ingrediente altamente illuminante e antimicrobico, favorisce la cicatrizzazione e scaccia i radicali liberi. Addirittura ci sono esperti che vedono nei prodotti per il viso alla curcuma un ottimo alleato per uniformare il tono della pelle, incoraggiando anche la produzione di collagene e attenuando i segni da acne. La curcuma metterebbe insomma in risalto la naturale luminosità della pelle. Popolarissima è anche l’aloe vera, un ingrediente botanico che inizialmente si usava come portento lenitivo per calmare le scottature solari o come toccasana per depurare il corpo se bevuto puro, e che ora è diventato uno degli ingredienti più utilizzati nelle formulazioni di creme. Ma da recenti studi fatti, emerge che ci sono prove e ricerche scientifiche limitanti sul ruolo dell’aloe vera nella cura della pelle. Sebbene sia una fonte di benefici antinfiammatori e lenitivi, proprio perché rappresenta un valido antisettico naturale, non garantisce di curare l’acne con la percentuale di acido salicilico al suo interno. Almeno, non quanto i retinoidi. Infine c’è l’olio di cocco che molte persone usano per tutto, dal lavare i denti fino al nutrire i capelli. Tutte funzioni ottime perché l’olio di cocco è un antisettico naturale che, oltre a essere idratante, dà sollievo a chi soffre di acne ed eczema, ed è ricco di polifenoli, capaci di contrastare l’invecchiamento cutaneo. Numerosi dermatologi sconsigliano però l’uso topico dell’olio puro sulla pelle del viso perché, essendo ricco di grassi, potrebbe avere un effetto comedogenico (ovvero far comparire punti neri) soprattutto a chi ha la pelle grassa.
Va bene usare questi ingredienti naturali ma c’è un però
Ricordiamoci sempre che il nostro corpo e la nostra pelle non sono composti da aloe, curcuma od olio di cocco. Tre ottimi alleati, soprattutto se introdotti correttamente nell’alimentazione, che di certo aiutano a depurare il corpo e vedere più luminoso il viso. La nostra pelle, al contrario, è formata da collagene e acido ialuronico, possiede enzimi che convertono attivamente tutte le forme di retinoidi mentre le ceramidi costituiscono il 50% dei lipidi presenti nella barriera cutanea, e proprio di questi ingredienti ha bisogno per rigenerarsi, idratarsi e anche apparire più giovane, dal turgore ringiovanito.
Oggi si è più soggetti a utilizzare ingredienti naturali rispetto a collagene e acido ialuronico
Il rischio di iniziare una cura del viso fai-da-te, senza aver chiesto un consulto al medico esperto, è che la pelle possa reagire se soggetta ad allergie. Le sostanze provenienti dalla terra, come altri alimenti, sono sicuramente più intolleranti rispetto a quelle che già possediamo nel nostro corpo. La curcuma, per esempio, seppur molto tollerabile, potrebbe irritare e infiammare la pelle di chi ne è, inconsapevolmente, intollerante. Quindi è sempre consigliato provarla sull’avambraccio e aspettare uno o due giorni prima di stenderla su tutto il viso, proprio per assicurarsi che non crei arrossamenti, gonfiori o irritazioni. In più, essendo gialla, se usata troppo spesso potrebbe macchiare la pelle.